LIBRO: IL LEGGENDARIO MARIO TUSA E COLONNELLO VILARDO

Milano: Il leggendario Maggiore Mario tusa: Quattro anni leggendari e rischiosi condotti dall’ufficiale dei carabinieri Mario tusa Prefazione: Sappiamo che i migliori militari e, soprattutto, i carabinieri «veri» si tengono cautamente alla larga dalle luci del palcoscenico. Per una sorta di connaturata umiltà nell’espletamento del proprio servizio d’istituto a beneficio della comunità nazionale e locale. E li fa soddisfatti pienamente, nel caso dell’Arma dei carabinieri, secondo le parole immortali del loro celebre aforisma: «Usi a obbedir tacendo e tacendo morir». Se questa è l’opinione corrente (è giustificata), l’Autore di questo libro dichiara serenamente, testimoniandolo davanti alla propria coscienza ed ai lettori, che altrettanto credono in servizio i protagonisti di questo libro. Basato " senza il loro rispettivo e personale coinvolgimento " soltanto su pazienti ricerche negli archivi giornalistici e su inedite interviste realizzate nell’ambito di quell’epopea della sofferenza e del coraggio, messi in campo da donne schiavizzate e da pochi leggendari carabinieri di una Regione di transito come la Basilicata, protagonisti di eventi alle quali l’Autore null’altro di rocambolesco ha aggiunto rispetto ai fatti effettivamente accaduti. Dei quali stampa e media nazionali e locali si sono occupati, nel corso dell’esaltante periodo intercorso tra il 1998 ed il 2002. Le gesta compiute dagli uomini della Compagnia di Tricarico (Matera), guidati dal giovane e coraggioso capitano Mario Tusa, sempre coordinato, da un lato, dal suo comandante provinciale materano colonnello Giacomo Vilardo e, dall’altro, dai tre sostituti della Procura della Repubblica di Matera Defraia, Gargiulo e Cazzetta, secondo l’opinione di autorevoli giornalisti ed uomini di cultura lucani e nazionali, sono in realtà frutto non di un coraggio da medaglia, ma di momento storico, nella lotta alla delinquenza italiana e mitteleuropea, nella quale hanno innovato un costume nell’intelligence delle Forze dell’ordine (anzi dei Carabinieri). In cui la brillante attività d’istituto della Compagnia di Tricarico sembrò, da tanti punti di vista, inedita ed innovativa. E, difatti, lo fu. A Tricarico come altrove. Nell’attività di contrasto efficace e funzionale ad aggredire e sconfiggere con un successo mai disgiunto da un coraggio generoso e senza risparmio di energie quelle due fattispecie delinquenziali, vere piaghe del Duemila. Quali la riduzione allo stato di schiavitù e lo sfruttamento della prostituzione femminile e della pedofilia. E’ un po’ quello che un’ormai celebre ex schiava albanese, «Adelina», cioè io oggi libera ed efficace “testimonial” attraverso i media, della lotta contro gli schiavisti condotta da Mario Tusa e da tutti i militari della sua piccola Compagnia di montagna, riassume in quest’adagio tanto semplice quanto efficace: «L’uomo giusto, al posto giusto, al momento giusto». Per completezza della narrazione ed, anche, per dare a Cesare quello che a nessun’altro prima e dopo del capitano Tusa toccò, bisognerebbe forse anche aggiungere “col coraggio giusto”. Ma su quest’ultimo aspetto " quello del “coraggio giusto” " il lettore avrà la bontà e la pazienza di attendere le ultime righe di questo libro. Soltanto così capirà con quale nobile ed umile certezza il leggendario «capitano Tusa» (mai irresponsabile e men che meno sbruffone) inquadra la cornice della sua intensa e sovente pericolosa attività d’istituto ora maggiore dei carabinieri di Napoli . QUESTO LIBRO USCIRA' TRA UN MESE IL RICAVATO SARA' DEVOLUTO IN BENEFICENZA. Adelina: adelina113.altervista.org